La legge di conversione del decreto legge 69/2024, più conosciuto come decreto salva casa 2024, è stata approvata in via definitiva. Ma vediamo cosa prevede il decreto salva casa, dall’abitabilità per i mini appartamenti, alla sanatoria per le lievi difformità edilizie, fino al cambio di destinazione d’uso e al recupero dei sottotetti.
Il decreto Salva casa supera le condizioni di abitabilità stabilite da un decreto ministeriale del 1975. L’abilitabilità varia in base al numero di occupanti e alla destinazione d’uso degli immobili. Il decreto da il via libera alle mini abitazioni e ai mini appartamenti. In particolare il decreto salva casa prevede che è considerata abitabile una casa:
La sola novità rispetto alla formulazione iniziale del provvedimento riguarda il fatto che queste condizioni sono richieste, oltre che per ottenere l’agibilità da parte del professionista, anche per “l’acquisizione dell’assenso dell’amministrazione competente, fermo restando il rispetto degli altri requisiti igienico-sanitari previsti dalla normativa vigente”.
Il ministro Salvini ha sempre dichiarato che il Decreto Salva Casa serve a sanare le piccole irregolarità che bloccano i lavori e non costituisce un condono edilizio. La legge prevede per gli interventi realizzati fino al 24 maggio vi siano maggiori tolleranze costruttive. Le soglie di tolleranza sono le seguenti:
Tra le novità della legge durante il suo iter parlamentare ci sono quelle che riguardano lo stato legittimo degli immobili e che prevedono:
Inoltre ci sarà più tempo per rimuovere gli abusi edilizi. L’obbligo di procedere entro 90 giorni dall’ingiunzione del Comune slitta infatti fino a 240 giorni. Sarà l’amministrazione del comune di residenza a decidere se disporre il rinvio nei casi “di serie e comprovate esigenze di salute dei soggetti residenti negli immobili”.
Il Decreto Salva Casa prevede l’eliminazione della cosiddetta “doppia conforme” per gli abusi edilizi minori. Per sanare gli abusi più piccoli sarà sufficiente che l’intervento sia in linea con la disciplina urbanistica vigente al momento della domanda e non con le regole che vigevano al momento della realizzazione dell’abuso:
Saranno considerati interventi in edilizia libera anche quelli che riguardano:
Anche i sottotetti possono diventare abitazioni. “Al fine di incentivare l’ampliamento dell’offerta abitativa limitando il consumo di nuovo suolo il recupero dei sottotetti è comunque consentito nei limiti e secondo le procedure previste dalla legge regionale, anche quando l’intervento di recupero non consenta il rispetto delle distanze minime tra gli edifici e dai confini, a condizione che siano rispettati:
Novità del salva casa per il cambio di destinazione d’uso. “Il cambio di destinazione d’uso della singola unità immobiliare, con o senza opere, all’interno della stessa categoria funzionale, è sempre consentito nel rispetto della normativa di settore, ferma restando la possibilità per gli strumenti urbanistici comunali di fissare specifiche condizioni. Inoltre, per le unità immobiliare poste al piano terra (primo piano fuori strada) al seminterrato il passaggio alla destinazione residenziale “è disciplinato dalla legislazione regionale”.
Il decreto salva casa è entrato in vigore il 30 maggio 2024 dopo l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri e la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento però ha subito una serie di modifiche durante l’iter parlamentare. La maggior parte degli emendamenti sono stati presentati alla Commissione Ambiente della Camera. Adesso con l’approvazione definitiva da parte del Senato il decreto ha concluso il suo iter parlamentare ed è diventato legge. Il Parlamento aveva a disposizione 60 giorni per l’approvazione definitiva del decreto legge salva casa, pena la sua decadenza. Il decreto doveva quindi essere approvato entro il 28 luglio 2024 dal Senato. Con qualche giorno di anticipo rispetto alla scadenza, il decreto è stato approvato in via definitiva dal Senato nel pomeriggio del 24 luglio.