7 suggerimenti per illuminare al meglio la vostra abitazione

Come scegliere la posizione dei punti luce in casa. Quali regole seguire per illuminare correttamente le stanze e gli ambienti di una casa. Consigli chiari per capire come sistemare le luci e quali scegliere per sfruttare le potenzialità di una buona illuminazione.

La casa ha due vite, una di giorno, quando la luce naturale crea le sue atmosfere e una dal calar del sole in poi, quando con l’illuminazione artificiale dobbiamo essere in grado di replicare quelle atmosfere o meglio ancora di crearne di nuove.

Non dimenticate inoltre che ci sono punti della casa che andranno illuminati anche durante le ore diurne, causa una scarsa illuminazione naturale o la necessità di supportare delle attività che necessitano di tanta luce, in qualunque momento della giornata.

  1. Progettare il punto luce

    Tutte le decisioni relative all’illuminazione bisogna prenderle in fase di progettazione, quindi gli arredi vanno definiti prima di terminare i lavori. Fate sopralluoghi ripetuti in casa nelle tre fasi di illuminazione naturale, con il pieno di luce, al crepuscolo e in assenza di luce. Piantina dell’appartamento alla mano prendete appunti in base alle zone e alle finalità delle stesse.

  2. Posizionare il punto luce

    La difficoltà maggiore può essere rappresentata dalla distribuzione degli interruttori e delle prese, l’architetto potrà sicuramente aiutarvi nell’individuare la disposizione più funzionale. Se immaginiamo di entrare in una stanza viene automatico capire dove collocare l’interruttore. In genere, quello di comando della luce a soffitto sarà posto lateralmente rispetto all’apertura della porta, così che sia comodo da accendersi appena entriamo in camera. Se per la luce dei comodini sono sufficienti le prese, non dobbiamo dimenticare di collocare accanto al letto il pulsante per accendere e spegnere la luce principale.

  3. Come scegliere il tipo di illuminazione

    Dopo aver scelto la posizione ed il numero dei nostri punti luce, passiamo a decidere il tipo di illuminazione. Questo dipende dal tipo di luce che desideriamo avere all’interno della nostra stanza

    La luce diffusa. Questo è il tipo di corpo luce che illumina tutta la stanza. Ideale per la zona living, è perfetta anche per l’illuminazione centrale nelle camere da letto.

    La luce indiretta. Questo tipo d’illuminazione vuole dare carattere e movimento alle zone di passaggio come corridoi e disimpegni.

    La luce mirata. In questo caso parliamo di un tipo di illuminazione che deve garantire la copertura completa di un determinato punto della stanza. In ambienti come la cucina, il piano di lavoro o il tavolo da pranzo, può essere utile prevedere questo tipo di illuminazione poiché è necessario avere una visuale perfetta.

  4. Quale tipo di luce scegliere

    La tipologia di luce non è l’unico elemento in grado di cambiare il risultato finale, le lampadine sono altrettanto importanti. Le lampade alogene e quelle a LED hanno sia toni caldi che freddi. Ogni ambiente solitamente va meglio illuminato con l’una o l’altra tipologia di luminescenza, considerando oltre che la destinazione della stanza anche i colori delle pareti. Toni freddi alle pareti richiedono lampadine che emettano luce calda, proiettare una luce fredda va bene per i colori scuri. La luce calda tende al giallo ed imita quella naturale, la riteniamo ideale per la zona notte, per il living negli angoli relax e lettura. Scoperto il trucco va da sé che bagni e cucina vanno illuminati con una luce bianca e fredda, che non altera i colori.

  5. Che stile scegliere

    Coniugate la tipologia di illuminazione allo stile che avete scelto per l’ambiente, poiché l’elemento luce dà tono all’arredo e lo completa. Per la camera da letto un lampadario centrale che irradi luce diffusa, con abat jour ai due lati del letto, una lampada da appoggio ad illuminare la zona armadi è la proposta per chi ama lo stile e il classico intramontabile modo di arredare. Soluzioni per arredi moderni e minimali, contemplano una serie di faretti a soffitto a cui affidare l’illuminazione di tutta la stanza, due lampade a sospensione uguali ai lati del letto per la lettura e eventualmente ulteriori faretti incassati direttamente nell’armadio.

  6. Le luci colorate o LED RGB

    Negli ultimi anni si è visto un grande incremento di utilizzo di strisce LED colorate e di luci con colorazioni cangianti. L’illuminazione colorata da vitalità alle stanze, le rende più movimentate e in sostanza più accattivanti. Questo risultato lo si ottiene principalmente se si aggiungono lampade o strip colorati, della tonalità in armonia con il resto del setting. Le camerette dei ragazzi, una zona del living dove vorrete creare un’atmosfera suggestiva o la mansarda con la sua struttura da favola sono i luoghi dove un’illuminazione colorata andrà benissimo, per alterare amabilmente i contorni e dare all’ambiente un look completamente fuori dagli schemi.

  7. Punti luce stanza per stanza

    Suggeriamo la miglior disposizione dei punti in ogni stanza. Per il soggiorno è sempre meglio scegliere dei punti luce dedicati alle varie zone. Orientatevi verso un mix di illuminazione diretta e diffusa; gradita la scelta di utilizzare una serie di faretti a LED orientabili a soffitto.In cucina si ha invece bisogno di una luce molto funzionale. Si deve prediligere un tipo di luce intensa, ottenuta, per esempio, con faretti e strisce LED sotto ai pensili. Infine, in camera, bisognerà abbinare alla luce diffusa principale un punto luce secondario, come ad esempio una lampada da terra o delle luci da lettura da posizionare in corrispondenza della testata del letto.

Data: 12 Ottobre 2022
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